Non serve andare lontano per sentirsi altrove. Basta salpare da Costa Rei e seguire la linea del mare verso Villasimius per ritrovarsi immersi in un susseguirsi di spiagge bianche, scogliere granitiche, calette segrete e acqua color smeraldo.
Questa guida ti accompagna lungo la costa sud-orientale della Sardegna, alla scoperta dei suoi angoli più iconici e nascosti: una bussola per chi vuole conoscere davvero questo tratto di paradiso.
All’estremo nord di Costa Rei, Capo Ferrato è un promontorio selvaggio e poco frequentato, con panorami mozzafiato e scogliere battute dal vento. Qui si trova anche la Baia delle Anfore, una piccola insenatura dal mare limpido e fondali bassi, perfetta per lo snorkeling. Un angolo perfetto per chi ama la quiete e la natura incontaminata.
Una piccola spiaggia incastonata tra rocce e macchia mediterranea, dai colori intensi e profumi selvatici. Il nome significa “baia del fico”, per la presenza di piante spontanee nel retrospiaggia. Ideale per una sosta in totale relax, raggiungibile solo via mare.
Icona di Costa Rei, lo Scoglio di Peppino deve il suo nome a un pescatore locale e ha una forma tondeggiante simile a una tartaruga. Le sue acque trasparenti e i fondali bassi lo rendono perfetto per le famiglie. Intorno, piccole piscine naturali dove immergersi con maschera e boccaglio.
Una baia di sabbia fine chiara, incorniciata da un promontorio di roccia scura vulcanica che crea un contrasto cromatico spettacolare. Poco distante da Castiadas, è una meta perfetta per chi cerca tranquillità e paesaggi suggestivi.
Un susseguirsi di piccole calette tra rocce levigate, sabbia dorata e macchia profumata. Perfetta da esplorare in canoa o con un SUP, è un luogo ancora poco battuto, ma tra i più scenografici del litorale.
Una delle spiagge più amate della zona, Cala Pira offre sabbia bianchissima, acqua trasparente e una cornice di ginepri e macchia mediterranea. A dominarla dall’alto, la Torre di Cala Pira, costruita nel XV secolo come postazione difensiva, da cui si gode una vista impareggiabile sul mare.
Simbolo di Villasimius, Punta Molentis è una lingua di sabbia bianca abbracciata da rocce e acque cristalline. Il nome deriva da “su molenti” (l’asino in sardo), usato un tempo per trasportare il granito estratto dalle cave locali. Alle spalle, un nuraghe sorveglia silenzioso la baia, mentre il mare alterna colori che vanno dal turchese al blu intenso.
Due insenature vicine ma diverse: una color smeraldo, l’altra blu cobalto. Circondate da scogli levigati e fondali sabbiosi, sono accessibili solo via mare e rappresentano uno degli spettacoli più affascinanti del sud Sardegna.
A sud-est di Capo Carbonara, l’Isola dei Cavoli è un gioiello granitico immerso nell’Area Marina Protetta. Il nome, secondo la leggenda, deriverebbe dalla presenza di numerosi granchi (càvuru in sardo), anche se alcuni lo attribuiscono a una pianta endemica, il cavolo selvatico. Sul punto più alto svetta il faro del 1856, costruito inglobando una torre spagnola. I fondali brulicano di vita: castagnole, cernie, barracuda, polpi e spesso… delfini.
Allungata e sinuosa come un serpente, l’Isola di Serpentara colpisce per la sua forma e i colori dei graniti scolpiti dal vento. A nord, i Varaglioni sembrano sculture naturali che emergono dal mare. L’isola ospita conigli selvatici, aironi, marangoni e gabbiani corsi, e al largo non è raro avvistare i delfini.
Sulla cima svetta la Torre di San Luigi, costruita nel Cinquecento come avamposto spagnolo.
Flora, fauna e curiosità che forse non conosci
Un mare da vivere
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La nostra avventura estiva si conclude con il cuore pieno di gratitudine.
A tutti voi che avete scelto di noleggiare i nostri gommoni, di esplorare il mare con noi, di vivere emozioni tra onde e tramonti… GRAZIE!
Ogni sorriso, ogni tuffo, ogni escursione ha reso questa stagione memorabile.
Siete stati il vento che ha spinto le nostre vele e la ragione per cui amiamo fare ciò che facciamo.
Ci rivediamo presto, con nuove rotte da scoprire e nuove avventure da vivere insieme!